Lina WERTMULLER

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VANITY FAIR

Questa volta parliamo di uomini. E di eccellenze femminili. Lo facciamo con Lina Wertmüller, regista e sceneggiatrice che ha fatto dell’estro e della  satira pungente una sorta di logo. Il Festival dell’Eccellenza al femminile di Genova (14-25 novembre), diretto da Consuelo Barilari, le dedica una personale proiettando tre pellicole, tra cui “Questa volta parliamo di uomini”.

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Chi sono, oggi, le donne campionesse di eccellenza?

Le scienziate, la Montalcini per dire.

E del cinema?

Mah, lì non saprei.

Parliamo invece di uomini. Di chi vorrebbe  in particolare?

Di mio marito, grande artista. Abbiamo trascorso 44 splendidi anni.

Facendo un bilancio della vita professionale e privata, quale delle due la convince di più?

La privata è andata benissimo, Job è stato un colpo di fortuna che auguro a tutte le donne. Sono soddisfatta anche di quella professionale:  mi sono divertita a raccontare. 

La donna cosa ha conquistato in quest’ultimo mezzo secolo?

E’ stata la principale protagonista: gli ostacoli da superare l’hanno temprata. Le giovani donne al Governo sono la dimostrazione che abbiamo quasi le stesse possibilità degli uomini. 

Lei ha raccontato la ferocia della Roma maschilista. Non mancano esempi anche oggi…

Dietro un feroce maschio c’è una feroce femmina. Pensiamo ad Augusto. Livia capì che era ambizioso quindi si infilò nel letto e divenne sua moglie. E agirono assieme. 

La sappiamo innamoratissima di Roma. Che ci dice, invece, delle radici svizzere?

Bah…ormai sono lontane. Le canto una canzone: Svizzera, Svizzera, Svizzera, Svizzera, Svizzera….

E poi?

Appunto. La Svizzera è così…e io non sono così…

E’ leggenda quella dei 5mila occhiali dalla montatura bianca?

E’ pura verità. Quando li ordinai, mi dissero che come minimo dovevano farne 5 mila. E io via. 

Che effetto le fa, andare nella Genova da poco ferita?

Mi fa molta malinconia. L’Italia ne ha passate tante. E’ un Paese lungo e stretto, una costola saltata fuori dallo scontro di due zolle. Alla fine è molto simpatico, pur con i suoi difetti. 

Tra cui?

L’incoscienza 

Una qualità?

L’amore per la vita. L’allegria. 

Lei ama la vita?

Molto. E da sempre. Sarò molto seccata dall’arrivo della signora con la falce. 

Anna Franini
Anna Franini
Anna Franini, giornalista di Forbes e il Giornale. Scrive storie di Leadership, Imprenditoria, Innovazione. Intervista fondatori di aziende miliardarie, Premi Nobel, Breakthrough, Academy Awards, Pulitzer, Pritzker.
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