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Nel blu dipinto di tech

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Il cognome genovese che più di tutti è associato all’imprenditoria è quello dei Costa, famiglia icona del capoluogo ligure: decollo sulle ali della produzione di olio e commercio, quindi tessile, poi viaggi per mare con l’omonima compagnia; ora con il presidente e Ad Beppe Costa, tale nome sta per Costa Edutainment, Acquario e tanto altro, ma anche  Opera Laboratori, leader nazionale nella gestione di strutture pubbliche e private dedicate ad attività ricreative, culturali, didattiche, di studio e di ricerca scientifica. Beppe Costa – a torto o a ragione, non indaghiamo – smonta un luogo comune, più comune che vi sia: quello del Genovese braccino corto, attitudine che poco si concilia con gli slanci dell’imprendere. “Non possiamo negare che i Genovesi abbiano un forte rispetto del denaro, anzi sono molto attenti. Del resto, veniamo da una terra povera, che ci ha obbligato a cercare ricchezze andando per mare, seminando e raccogliendo in posti lontani e con inevitabili incertezze, la terra ti dà più sicurezze”,  osserva.

ALTA TECNOLOGIA

Detto questo, e al netto di casi esemplari, Genova non brilla per spirito imprenditoriale, la vocazione massima è per il commercio, che vuol dire mare, porto, economia blu. Sempre di più, sul pil cittadino incide inoltre l’alta tecnologia : qui alberga un ecosistema dell’innovazione unico in Italia. E premesso che siamo il terzo Paese al mondo per valore di esportazione di robot industriali, va detto che la palma del meglio della robotica italiana va a questa città. Si parte dall’’Istituto italiano di Tecnologia (IIT), impegnato nella ricerca di base e applicata. La Fondazione, forte di due sedi all’estero e sedici in tutt’Italia, di cui cinque nella sola Genova, ha testa e cuore nel Center for Convergent Technologies (CCT), che rappresenta la più grande infrastruttura di ricerca all’interno del network dell’Istituto ed è la sede dove, nel 2006, ha avuto inizio il progetto; quindi il Center for Human Technologies (CHT), che sviluppa tecnologie per la salute umana, la riabilitazione e l’interazione uomo-macchina; il Center for Joint Industrial Research (CJIR), lanciato nel 2020 e che ospita i laboratori di robotica industriale dell’Istituto; il Center for Robotics and Intelligent Systems (CRIS), dove vengono studiate e sviluppate le principali piattaforme di robotica dell’Istituto, il Center for Synaptic Neuroscience and Technology (NSYN), che si occupa dello sviluppo di tecnologie innovative applicabili nell’ambito delle neuroscienze. 

Nel frattempo sta prendendo forma la Robot Valley, che potrebbe rappresentare una zona geografica dedicata al trasferimento tecnologico della robotica, che  parte dell’ecosistema ligure per l’innovazione RAISE (Robotics and AI for Socioeconomic Empowerment) e si estende a tutto il territorio. C’è poi la Cyber & Security Academy di Leonardo, un nuovo polo di alta formazione realizzato da Leonardo per fronteggiare le minacce alla sicurezza nazionale. Così come è in progetto l’Ospedale Erzelli che accoglierà il Centro di medicina computazionale e tecnologica pensata per trasferire sulla clinica i risultati della ricerca relativa all’impiego del calcolo computazionale ai modelli biologici e ai programmi di gestione delle tecnologie robotiche d’uso biomedico e al loro successivo sviluppo come prototipi. 

ECONOMIA BLU

Assieme, e ancor prima dell’hightec, i pilastri dell’economia genovese si legano al mare, sono infatti il sistema portuale e logistico, la cantieristica navale e la nautica da diporto. Di fatto, Genova si colloca al quarto posto a livello nazionale per valore aggiunto generato dalla blue economy sul totale provinciale con un valore pari al 12%, mentre risulta la prima provincia in termini assoluti per valore generato dal settore pari a circa 3,3 miliardi di euro (così l’ultimo report Ambrosetti). Le aziende attive nel settore rappresentano l’8,4% del tessuto imprenditoriale locale occupando 60 mila persone.

CANTIERISTICA

Il distretto delle costruzioni e riparazioni navali genovese conta oltre80 aziende e un fatturato annuo di 1,5 miliardi di euro. Impiega oltre 2.700 lavoratori diretti e circa 2 mila indiretti, specializzati nella costruzione, riparazione, allestimento e demolizione di navi, costruzione di grandi navi da crociera e yacht. Con una superficie complessiva di 717.000 mq, il comparto delle costruzioni e riparazioni navali ha la maggiore densità occupazionale del porto di Genova. Per questo urgono nuovi spazi. “Se andiamo a vedere i cantieri di costruzione e riparazione nel mondo uno si chiede: come fanno a lavorare a Genova con spazi così ristretti?” ironizza Marco Bisagno, presidente di Genova Industrie Navali, e prima al timone della locale Confindustria.

LOGISTICA – PORTO

Il Porto di Genova, con 47,8 milioni di tonnellate (dati del 2023), rappresenta il secondo porto a livello nazionale in termini di movimentazione complessiva di merce, alle spalle di Trieste che raggiunge i 55,6 milioni di tonnellate.  Allo stesso tempo, considerando il sistema portuale di Genova nel complesso, con 62,9 milioni di tonnellate quest’ultimo risulta primo in Italia. Crocevia di traffici dall’epoca romana, è fra i primi porti mediterranei di destinazione finale per quanto riguarda il trasporto containerizzato, quasi 1,8 milioni di teus, e il traffico passeggeri, più di 3,2 milioni di passeggeri tra crociere e traghetti che ne fanno uno dei principali capolinea delle autostrade del mare del Mediterraneo.

Porto e città si intersecano a Genova, città di patrioti (Mameli e Mazzini), scopritori (Cristoforo Colombo), artisti (Eugenio Montale, Nicolò Paganini, il violinista che rivoluzionò il proprio strumento e il concertismo, Maurizio De André). Luogo dove  l’ironia è moneta corrente, palpabile nella quotidianità ed elevata ad arte, da  Carmelo Bene in giù. Se il porto ospita le attività necessarie al suo funzionamento, la città pullula di aziende e servizi ad esso collegate.

E’ proprio il porto di Genova il più grande bacino di occupazione della città e del territorio, ben 11 mila persone lavorano entro i confini del porto, mentre salgono ad almeno 60 mila gli addetti impiegati in attività direttamente o indirettamente collegate al porto.

NAUTICA DA DIPORTO 

In Liguria sono iscritte 16.945 unità da diporto nautico, il 25,6% del totale nazionale. Il primato assoluto va a Genova con un valore pari a 10.742, davanti a Roma (7.330) e Napoli (6.590). Accade in una regione che è prima in Italia per posti barca (22.496, il 14,2% del totale nazionale), seguono Toscana (18889) e Sardegna (18.091.

TURISMO

ll turismo è stato uno dei settori trainanti dell’economia genovese nella seconda parte del 2023 sebbene questa figuri ultima tra le province liguri per numero di presenze turistiche per abitante, riportando un valore nel 2022 pari a circa la metà rispetto a quello regionale. E’ quarta per arrivi di turisti stranieri per abitante (così, il report Ambrosetti).

A compensazione, Genova è assai propositiva sul fronte delle proposte culturali registrando un buon posizionamento degli addetti nelle imprese culturali. La mente va al festival della Scienza, alle proposte del teatro d’opera Carlo Felice e del Teatro Nazionale con Davide Livermore quale sovrintendente. Dal Concorso Paganini, tra le eccellenze del violinismo internazionale, all’Acquario.

RIQUALIFICAZIONE

Altro nome che subito associamo a questa città è quello dell’archistar Renzo Piano, firma di una serie di opere iconiche in giro nel mondo, da Ponte San Giorgio e La Biosfera di Genova a The Shard di Londra, Centro Botin di Santander,  Centre Pompidou di Parigi. Proprio a Genova  sono stati messi in campo diversi progetti di riqualificazione urbana di peso. Il primo riguarda il Waterfront di Levante, una prominenza sul mare con nuove funzioni urbane e portuali, pubbliche e private, con appartamenti e servizi per residenti, parco urbano e una darsena, un palasport per sport al chiuso di serie A.  La visione di questo nuovo affaccio sul mare della città è stata offerta offerta al Comune di Genova da Renzo Piano, deciso a riconsegnare il mare alla città, “un’utopia realizzabile” per dirla con le sue parole

La rilevanza strategica delle infrastrutture trova conferma nel PNRR che ha destinato l’intera Missione 3 alle infrastrutture con apice nel potenziamento delle ferroviarie. Tra le opere infrastrutturali che riguardano il territorio ligure c’è il Terzo Valico con il nodo ferroviario di Genova e il raddoppio ferroviario Genova-Ventimiglia. La nuova diga foranea di Genova fa parte delle dieci opere prioritarie del Governo per il cui progetto è stata prevista una procedura accelerata di approvazione dal D.L. 77/2021.

SALONE NAUTICO

Tra il 19 e il 24 settembre 2024 si terrà la 64esima edizione del Salone Nautico di Genova, la stella polare per la nautica da diporto nel Mediterraneo, la più bella vetrina dell’eccellenza tricolore di settore. Manifestazione che per l’ultima edizione ha attirato 118.269 visitatori, 1.043 marchi esposti, con 184 novità in esposizione e 3.190 prove in mare. Da sei anni, è attivo un salone multi-specialistacui afferiscono cinque aree tematiche: Yacht e Superyacht, Sailing World, dedicato al settore della vela, Boating Discovery, riservata al settore del fuoribordo; Tech Trade, che riunisce il mondo della componentistica e dell’accessoristica; Living the Sea, dove trovare tutti i servizi per il diporto e le attività connesse.

GEROLAMO SCORZA

Tra le più antiche società dell’industria navale, l’azienda è stata fondata nel 1898  da Gerolamo Scorza per  servizi alle barche in legno. Dopo le seconda guerra mondiale l’attività si è concentrata sulla  costruzione e restauro navale. Ora la GS affianca gli armatori, gli architetti e i cantieri navali occupandosi di arredi e allestimenti navali seguendo l’intero processo, dall’idea, alla produzione, all’installazione. 

Anna Franini
Anna Franini
Anna Franini, giornalista di Forbes e il Giornale. Scrive storie di Leadership, Imprenditoria, Innovazione. Intervista fondatori di aziende miliardarie, Premi Nobel, Breakthrough, Academy Awards, Pulitzer, Pritzker.
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